
PERCHÈ ASSUMERE FORTIRAL
L’importanza delle proteine del latte nel trattamento della Sarcopenia

Una corretta alimentazione nei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, è in grado di migliorare notevolmente la loro qualità di vita, aumentando l’efficacia della terapia farmacologica con levodopa, il trattamento farmacologico di prima scelta per la malattia di Parkinson.
La levodopa viene convertita in dopamina nel cervello, migliorando i sintomi della malattia. Tuttavia, è assodato che l’assunzione di alimenti proteici può influire negativamente sull’efficacia della levodopa.
Ciò accade perché l’assunzione di proteine è in competizione tra grandi aminoacidi neutri e levodopa a livello di assorbimento intestinale e al trasporto attraverso la barriera emato-encefalica, ritardando l’effetto della terapia e riducendo la sua efficacia nel controllo dei sintomi della malattia di Parkinson.
Pertanto è consigliato ai pazienti affetti da malattia di Parkinson, di limitare o eliminare l’assunzione delle proteine contemporaneamente alla levodopa, in modo da ridurre la competizione.
In generale, si consiglia di assumere la levodopa a stomaco vuoto o almeno 30 minuti prima dei pasti, in modo che il suo assorbimento non sia influenzato dalla presenza di cibo nello stomaco.
Tuttavia, abbassare le proteine nella dieta può essere causa della Sarcopenia, ovvero una condizione caratterizzata da una progressiva perdita di massa muscolare e di forza, fenomeno ben noto nella popolazione anziana. È quindi di estrema importanza garantire il giusto apporto proteico inserendo un adeguato quantitativo di proteine temporalmente distante dall’assunzione di levodopa.
La quantità di proteine raccomandata per un individuo adulto sano è di circa 1 grammo di proteine per chilogrammo di peso corporeo al giorno. Negli anziani e in particolare nei malati di Parkinson, è necessario un maggiore apporto di proteine, per favorire la sintesi proteica muscolare e prevenire ulteriori perdite di massa muscolare.
Si consiglia quindi un’assunzione di proteine tra 1,2 e 1,5 grammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno con il consumo di proteine di alta qualità provenienti da fonti come carne magra, pesce, uova, latticini, legumi e cereali integrali, per garantire l’apporto di tutti gli aminoacidi essenziali, necessari per la sintesi proteica muscolare.
Tuttavia, poiché fra le manifestazioni invalidanti della malattia di Parkinson ci sono anche la mancanza di appetito, la difficoltà di deglutizione, la stitichezza e altri fattori che limitano la capacità di assumere pasti abbondanti, diventa utile integrare i pasti serali, quelli solitamente lontani dall’assunzione di levodopa, con una supplementazione.
Ecco perché Fortiràl, integrando la dieta con proteine del siero del latte ad alto contenuto di cisteina, è in grado di apportare con semplicità il giusto apporto proteico per contrastare la sarcopenia senza interagire e limitare i benefici della terapia con levodopa.
In una indagine svolta su 100 individui, dopo l’assunzione di Fortiràl per tre mesi, è risultato che il 98% degli intervistati non ha presentato calo ponderale, e addirittura il 45% ha riportato un aumento di peso! Il 50% dei pazienti ha mantenuto intatto il proprio vigore fisico, mentre ben il 49 % ha riscontrato un’implementazione dello stesso!
Fortiràl è facile da assumere, basta sciogliere una bustina da 10 grammi in mezzo bicchiere di acqua o latte. Non ha un cattivo sapore, ma un gusto neutro.
A volte basta veramente poco per migliorare la qualità della vita!